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Istanbul è una Gatta




Gatto all’interno di Santa Sofia
Gatto all’interno di Santa Sofia

La seconda volta che sono arrivato a Istanbul era già buio. Ovvio: era quasi mezzanotte. Ma le persone erano ancora in giro, come se l’ora tarda non le disturbasse troppo. Perché, dopo tutto, Istanbul è una gatta. Ed è attiva di notte.

Gatto vicino alla Torre di Galata (parzialmente nascosta)
Gatto vicino alla Torre di Galata (parzialmente nascosta)

Ho scoperto l’enorme affinità tra gatti e Istanbul sin dalla prima volta che ho camminato in città. Questi felini sono ovunque: di sicuro non sono il primo a notare ciò. Ho trovato un gatto quasi in ogni attrazione turistica di Istanbul, anche all’interno delle moschee: erano coccolati, perfettamente integrati con la gente del posto e i turisti. In realtà, penso che la città stessa condivida molte caratteristiche con i felini.

Il mio nuovo amico peloso: Dante?
Il mio nuovo amico peloso: Dante?

Il giorno dopo, subito dopo essere uscito da Piazza Taksim, ho iniziato a camminare verso la Torre di Galata. Le strade hanno cominciato ad articolarsi sinuosamente attorno a me, in salita, in discesa. Vicoli qua e là. Le auto parcheggiate in modo molto fantasioso, da conducenti eccezionali (mentre parcheggiavano, ho pensato che avrebbero urtato altre macchine, invece no). Come i gatti che modellano i loro corpi per evitare gli ostacoli, si infilano nei buchi, vanno sottoterra e riemergono da qualche altra parte. E questi gatti sono sempre lì, come a voler indicare la corretta direzione, come per aiutare a tracciare i confini del tuo percorso. In effetti, ho raggiunto la Torre di Galata, come se istintivamente ispirato dai gatti lungo le strade.

“Strada sbagliata, Stray Idler”
“Strada sbagliata, Stray Idler”


“E due! Torna indietro, Stray Idler.”
“E due! Torna indietro, Stray Idler.”

Poi sono arrivato alle bancarelle, che vendono merci diverse. L’atteggiamento dei venditori di Istanbul non è molto invasivo. Sono molto bravi a mostrare i loro prodotti, sorridono gentilmente, come un gatto che inizia ad avvicinarsi a te, per verificare se sia possibile andare d’accordo. Ma i felini sono animali indipendenti, non hanno davvero bisogno di te. Né i cittadini di Istanbul. Sei interessato? Allora compralo. Forse puoi contrattare un po’, come quando un gatto si avvicina e improvvisamente si allontana. Poi ritorna.

“Abito nella Moschea Blu. Sono un gatto fico.”
“Abito nella Moschea Blu. Sono un gatto fico.”


“Chi è il gatto più fico? Ovviamente io, dentro Santa Sofia.”
“Chi è il gatto più fico? Ovviamente io, dentro Santa Sofia.”

I felini adorano trascorrere del tempo all’aperto ed esplorare. E Istanbul ha una fantastica vita all’aria aperta, d’inverno e d’estate, di giorno e di notte. Puoi vedere persone che bevono caffè o tè turco, che trascorrono il tempo a guardare i passanti. E i gatti li accompagnano. Di sera, la folla si sposta nell’area di Taksim: gente che cammina, che cena o beve qualcosa in una stradina vivace come Nevizade. Durante il giorno, osservi uomini e gatti crogiolarsi al sole sugli scogli del Mar di Marmara, dopo una piacevole passeggiata nel bel quartiere di Yeşilköy.

Gatti sugli scogli sul Mar di Marmara
Gatti sugli scogli sul Mar di Marmara

Ti sei mai preso cura di un gatto anziano? I gatti anziani tendono a miagolare più frequentemente; anche se non riesci a capirli, insistono. Come se volessero comunicarti qualcosa. La stessa cosa mi è successa coi vecchietti di Istanbul. Non sapevano parlare una sola parola in inglese, ma si sforzavano molto per interagire con me, li incuriosivo parecchio. Alla fine sono passate solo due informazioni: che venissi dall’Italia e che Istanbul fosse una città bellissima. C’è un gesto speciale che i turchi usano per affermare che qualcosa è buono. Questo gesto è molto simile a quello italiano che significa “Che vuoi?” Mi avrebbe confuso se non lo avessi saputo. Ma gli anziani turchi non si preoccupavano affatto, anche quando non riuscivo a capire una parola, continuavano a ripetere e mi sorridevano. In un certo senso, la loro gentilezza mi ha raggiunto: il loro messaggio non verbale era molto forte.

“Mi servono informazioni per uscire dalla stazione Yenikapi.”
“Mi servono informazioni per uscire dalla stazione Yenikapi.”


Risposta del gatto smart: “Seguimi, allora.”
Risposta del gatto smart: “Seguimi, allora.”

Infine, Istanbul è una gatta. Intendo letteralmente: è stata collocata una statua del famoso gatto di quartiere Tombili nel luogo in cui il felino era solito vagare. Sono andato nell’area di Kadıköy a dare un’occhiata, ma non ho trovato la scultura. Un signore turco (una persona che parlava bene inglese) mi ha spiegato che è stata temporaneamente trasferita per preservarla, a causa di alcuni lavori su un edificio vicino. Questo perché la statua rappresenta Tombili seduta su una panchina, esattamente come la vera Tombili era solita sedere, probabilmente proprio nello stesso punto. E, indovina!? L’uomo dava da mangiare alla vera Tombili quando era viva e mi ha mostrato alcune sue foto.

Di’ “Miao”… Uno, due, tre!
Di’ “Miao”… Uno, due, tre!

Se ami Istanbul, adorerai i suoi gatti. Se ami i gatti, adorerai la città. Perché non puoi separare Istanbul dai gatti: quando fai le foto, a volte si mettono persino in posa. Oseresti stabilire qual è il focus dell’immagine?

Arrivederci da Istanbul!
Arrivederci da Istanbul!

Posti interessanti lontano dalla principale area turistica:

-il citato quartiere di Yeşilköy: puoi raggiungerlo facilmente prendendo la ferrovia Marmaray, scendendo alla stazione con lo stesso nome. Da lì, devi solo iniziare a passeggiare per avere la possibilità di ammirare alcuni edifici in stile Art Nouveau; dovresti poter raggiungere il Mar di Marmara in pochi minuti.

-Anadolu Kavağı: un altro quartiere, abbastanza lontano dal centro della città. Puoi arrivarci in traghetto o in autobus. La prima opzione, però, ti ricompensa con un ingresso molto più incantevole alla cittadina. Anadolu Kavağı era un villaggio di pescatori sullo stretto del Bosforo. Ora ha molti ristoranti di pesce, caffetterie e offre la possibilità di passeggiare attraverso meravigliosi panorami.



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