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Il richiamo di Luang Prabang
Il mio primo fotogramma di Luang Prabang mi è stato consegnato da un ragazzo ben educato, di circa 20 anni, che ci ha accolto alla reception della nostra guesthouse. Era estremamente cortese, ha fatto del suo meglio per presentarci la città e per mostrarci la nostra camera. Abbiamo subito capito che gli piaceva conversare. Stava lavorando, ok, ma era molto entusiasta. Chiacchierando in seguito con lui, abbiamo appreso che era uno studente universitario, che lavorava part-time per pagare le sue spese. Si stava laureando in inglese, probabilmente è per questo che era così zelante nel suo lavoro, che gli dava la possibilità di esercitarsi e migliorarlo. Quella che si dice una situazione win-win.
Grazie ai suoi consigli, siamo usciti a goderci il centro della città di sera, ottenendo una prima impressione del luogo. Turistica? Molto. Ma graziosa. Vivace, ma non disordinata. In breve, ci è sembrata promettente. E siamo tornati al nostro alloggio ammirando i templi illuminati di notte.
Chi sta leggendo questo blog sa che di solito non scrivo guide di viaggio. Bene, questo articolo è un’eccezione. O forse non lo è. In effetti, il titolo per la giornata successiva potrebbe essere: “Come NON visitare i siti intorno a Luang Prabang in un giorno”. Fondamentalmente, ho optato per un itinerario standard: grotte di Pak Ou, cascate di Kuang Si e alcune fermate lungo il percorso. E, naturalmente, per completare la giornata in maniera perfettamente turistica, ho organizzato i tempi in modo da poter scalare la montagna di Phou Si poco prima del tramonto. Per favore, non … Non imitarmi. Mia moglie e io ci siamo pentiti molto di averlo fatto. Non è stato forse un bell’itinerario? Al contrario. Meraviglioso, sbalorditivo, magnifico. Consiglio di dividerlo in almeno due giorni, se possibile.
Abbiamo raggiunto le grotte di Pak Ou via terra. Le grotte si trovano dall’altra parte del fiume Mekong; quindi abbiamo comunque dovuto attraversare il fiume su una piccola barca. Molti altri turisti ci arrivano con una crociera direttamente dalla città. È una modalità più lenta, ma sono sicuro che sia una degna preparazione per quello che ti aspetta: grotte ricolme di statue di Buddha. Non si tratta solo delle grotte e del suo contenuto: tutto l’ambiente, che si affaccia sul fiume Mekong, completa un’atmosfera malinconica ed esortante.
E abbiamo iniziato a capire qualcosa. Primo segno.
Finora non ho detto che in questo breve viaggio eravamo un gruppo di tre persone. Oltre a me e mia moglie, c’era anche una sua amica. Un tizio mi ha persino fatto i complimenti per essere andato in giro con due mogli! :) Ma non è questo il punto. Il punto era nel fatto che mia moglie e la sua amica stavano chiacchierando continuamente sul retro della macchina, così ho potuto conoscere meglio l’autista e conversare con lui su molti argomenti (aveva più o meno la mia età e parlava un ottimo inglese). Abbiamo parlato un po’ di tutto, soprattutto del Laos, ovviamente. Ci ha portato a pranzare in un (eccellente) ristorante, dal sapore molto locale. E, indovina? Ho ricevuto la mia prima informale offerta di lavoro all’estero.
“Puoi insegnare l’italiano alle guide del Laos? Non abbiamo persone che parlano italiano qui, faremmo molti più soldi con i gruppi italiani se potessimo parlarlo.” Ho una licenza per insegnare italiano agli stranieri. Ma non l’ho mai sfruttata. Quindi, lui è andato oltre: “Sarebbe bello se tu potessi insegnarci anche lo spagnolo. Puoi?” Certo che non posso. Parlo un po’ di spagnolo, ma insegnarlo è una cosa diversa. Comunque, secondo segno.
Non racconterò le fermate tra le grotte di Pak Ou e le Cascate di Kuang Si. Se ti piace comprare qualche souvenir o scattare qualche foto interessante, puoi sostare in alcuni posti: ad esempio, i villaggi tessili. Ma non lo consiglio, se hai poche ore. Secondo me, è meglio trascorrere più tempo alle meravigliose Cascate di Kuang Si. Non sono solo straordinariamente belle, ci sono anche molti punti dove è possibile fare un bagno rinfrescante e godersi una mezza o un’intera giornata. Ci siamo stati solo per un paio d’ore: un grande rimpianto. Quindi siamo tornati di corsa nella città di Luang Prabang, per scalare la montagna di Phou Si in tempo per il tramonto. Affascinante, ma molto affollato. E lasciami solo sussurrare questo: onestamente penso che la vista migliore non fosse verso il sole, dato che hai 360 gradi di bellezza su cui concentrarti.
Di sera, io e mia moglie abbiamo iniziato a chiacchierare di come la giornata sia stata troppo frettolosa e di come dovremmo provare a viaggiare in modo più lento, per goderci di più gli itinerari. Quello è stato il momento in cui ho capito che Luang Prabang era penetrata nella mia anima.
Questa città è diventata un grande richiamo per me, una tentazione per un modo diverso di vedere e vivere la vita. Il giorno seguente abbiamo finalmente visitato la città e i suoi deliziosi templi. E mi sono anche goduto un breve giro in barca sul fiume Mekong, che ha sciolto matasse di stress dentro di me. All’interno del Palazzo Reale, abbiamo apprezzato le pareti dipinte. Abbiamo iniziato a fantasticare su uno stile di vita alternativo. “Sarebbe bello avere anche la nostra casa affrescata!” ho detto a mia moglie. “Se ci trasferiamo qui, possiamo chiedere a quella ragazza di dipingerla per noi!” mi ha risposto, riferendosi ad una studentessa d’arte che vendeva dipinti fatti a mano per strada.
E poi è andata oltre: “Se apriamo anche una pensione, possiamo assumere giovani gentlemen, come il ragazzo alla nostra reception. Lo pagheremmo di più e gli daremmo più libertà di concentrarsi sui suoi studi”. Frasi del genere sono andate avanti per tutto il giorno, hanno continuato ad uscire nei giorni successivi con una frequenza minore. E non sappiamo come sia potuto accadere: ci siamo ritrovati a casa, a condurre la stessa, solita vita.
Ma il richiamo è ancora lì, Luang Prabang ha trovato un posto permanente nel mio spirito. E ho intenzione di tornarci un giorno, forse per un’altra breve vacanza, forse per aspettare che i miei capelli diventino grigi davanti al fiume Mekong.
Alcune informazioni aggiuntive:
Luang Prabang ha un aeroporto internazionale e alcuni collegamenti con i paesi vicini, principalmente con la Thailandia. In alternativa, puoi raggiungerla su strada o, lentamente, navigando sul fiume Mekong.
Siti interessanti intorno a Luang Prabang:
- Cascate di Kuang Si: a circa 30 km dal centro della città. Ci sono molti modi per arrivarci: tour, autista privato, tuk-tuk, tuk-tuk condiviso, minivan condiviso, taxi. Scegline pure uno che si adatti al tuo stile di viaggio e al tuo budget.
- Grotte di Pak Ou: situate a circa 25 km da Luang Prabang, sono raggiungibili con le stesse opzioni delle Cascate di Kuang Si. Oltre a queste, la crociera in barca è un altro modo popolare e piacevole per arrivarci.
Puoi facilmente prenotare un tour per fare tutto l’itinerario in un giorno, fermandoti anche in altri posti lungo la strada. L’ho fatto con un autista privato ma, lasciami ripetere, mi sono pentito molto della mia scelta. Comunque, se hai poco tempo, è fattibile.
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